5° Itinerario: MARMITTE DEI GIGANTI
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L'itinerario percorre la statale in direzione di Nago; oltrepassato
l'abitato di Caneve ad un crocevia segue la segnaletica per Pratosaiano.
Sempre su strada asfaltata si pedala fra coltivazioni di frutteti
e vigneti. Ad un grande capitello (km 1,89) il tracciato continua
sempre diritto in direzione Sud-Ovest, arrivando a una casupola
di cemento; svolta a sx (in direzione est) procedendo diritto ad
un incrocio verso un'evidente discarica. Qui il percorso gira a
dx per una corta salita costeggiando vecchie stalle e ruderi di
un'antica chiesetta. L'escursionista già scorge la mulattiera
in sasso, che all'incrocio prende a dx (km 3,72); il fondo acciottolato
lo obbliga a progredire lentamente fra curate coltivazioni di olivi.
La vista si perde nell'azzurro scuro del Lago di Garda. Poco dopo
si passa sotto una grande condotta per l'acqua. Un'ultima impegnativa
salita sempre su acciottolato porta sulla statale, che da Torbole
sale al Passo S.Giovanni. Questa è la zona delle "Marmitte
dei Giganti". Il ciclista ora attraversa lo stradone e dal
piazzale bar-chiosco sale la mulattiera fino a -
- Nago e qui fiancheggia la statale entrando nell'abitato
(km 6,36; m 220); pedalando sulla statale fino ad un cartello
segnaletico "Stazione", gira a sx per l'Hotel Continental.
Su falsopiano si raggiunge un bivio in prossimità di una
casa. L'itinerario prende a sx la via che sale ripida al limite
delle possibilità e che poi si attenua superata una serie
di tornanti. Il percorso visita un piccolo paesetto con una chiesetta
e poi insistendo nella salita attraverso terrazzamenti coltivati
raggiunge una biforcazione in prossimità di una -
- . casa in pietra. Qui prendere a sx per Monte Brugnolo-Sentiero
della Pace (km 11; m 815). Dopo un tratto pianeggiante, al bivio
seguire le indicazioni per Monte Creino-Santa Barbara. Al successivo
incrocio tenere la dx su mulattiera a tratti cementata. La salita
è resa impegnativa dalla pavimentazione e con fatica si
ritorna sul -
- . versante della valle del Sarca. Appena il percorso
ritorna quasi pianeggiante il biker abbandona la strada per Monte
Creino-Santa Barbara, prendendo a sx una stradina che scende stretta
nella fitta vegetazione di basse latifoglie (km 14,10; m 1010).
Ora diventa più larga abbassandosi rapidamente dopo alcuni
tornanti per sbucare sulla strada del Corno (segnaletica n°2
per bici). Girare a sx su acciottolato molto impegnativo e a dx
al primo tornante, godendo la discesa fino al paese di -
- Bolognano e quindi a Caneve.
- le Marmitte dei Giganti o "Pozzi glaciali"
sono buche di varie dimensioni, foggiate a mò di marmitta,
scavate nell'ammasso roccioso dall'azione prolungata di una cascata
di acqua portante una grande quantità di sabbia, ghiaia,
ciottoli e coadiuvata da un pò di massi di pietra che servirono
da trapano e vennero messi in movimento spirale dalla loro stessa
forza motrice. Il giro alicoidale del masso perforatore resta
evidente nelle pareti interne del pozzo, che è più
o meno sviluppato a seconda dell'omogeneità e della durezza
del masso perforatore, della durata e della forza della cascata.
I pozzi glaciali testimoniano la glaciazione wùrmiana,
come anche le morene, i massi erratici, le rocce striate, levigate
e lisciate. I Pozzi glaciali vennero studiati dall'abate Antonio
Stoppani (1824-1891), che per primo si occupò dei fenomeni
glaciali nella zona.
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