12° itinerario: BAITA SEGALA
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Dalla piazza l'escursionista pedala verso l'evidente paese di Molina
di Ledro e, appena dopo la piazza, imbocca la stradina, che prosegue
diritta per campi coltivati, segnando una larga curva. Tenersi a
sx sullo sterrato che impone rapporti leggeri, sbucando così
sulla statale da percorrere in direzione del Lago di Ledro. Oltrepassato
l'abitato di -
- Molina l'itinerario scopre il versante orientale del Lago di
Ledro; all'incrocio va a sx e poi ancora a sx per Legos. Il ciclista
pedala ora in un tratto pianeggiante; alle prime case del paesetto
sceglie la seconda a dx, passando a lato del parcheggio. Dall'abitato
di Legos salire al capitello, continuando diritti fino ad un gruppo
di case isolate. Il percorso continua a dx, in leggera discesa
al limite delle coltivazioni; all'incrocio prende la ripida sterrata
con tabella di divieto, affacciandosi sopra il Lago di Ledro.
Superato un primo tratto il ciclista attraversa il conoide principale
della valle che risale. Costretto là, dove la strada disegna
strette curve, a far forza sui pedali, l'escursionista deve evitare
la sterrata a gomito, che sale a sx (8,46km; 1150 m). Avanza ancora
in salita fino a una selletta con incrocio. Sempre avanti continua
verso sud-ovest con una morbida, ma breve discesa. Il biker riprende
quota e alla stanga ridiscende fino all'incrocio con palo segnavia,
quindi svolta ancora a sx per rifugio Baita Segala, entrando nella
parte più suggestiva dell'itinerario. L'ambiente dà
un'inebriante sensazione, che ripaga ancor più della tranquilla
pedalata. Lo sguardo spazia dal Lago di Garda al Monte Baldo alle
cime del Tremalzo. A -
- Baita Segala il ciclista può approfittare di un insolito
ristoro: non c'è custode e quindi si prende quello che
serve (c'è acqua, birra, vino e grappa) lasciando i soldi
nell'apposita cassetta. Si monta in sella per aggirare il Monte
Carone con dolci discese, rapiti dal panorama (la via è
unica non si può sbagliare). Al bivio continuare a sx raggiungendo
-
- Passo Vil, confine fra la provincia di Brescia e il Trentino
(stanga segnaletica per Prè), si abbandona la strada uscendo
su lievi pascoli degradanti verso la Valle di Ledro. La discesa
vera e propria inizia qui. Il giro transita a Malga Vil, entrando
in una stretta gola di roccia calcarea, fortificazioni della prima
guerra mondiale; scende su tratti in cemento per la Val S.Antonio.
Lo sterrato si apre sulla verde spianata dell'abitato di -
- Leano. La conca, sotto il costone delle cime Nara e dei Coi,
è sparsa di case e fienili, con chiesetta settecentesca
di S.Antonio. L'impegnativa discesa lungo la mulattiera ristrutturata
riporta al paese di Prè.
- Prè: il 5 febbraio di ogni anno in questo piccolo centro
abitato si festaggia la ricomparsa dei raggi del sole sulle mura
della chiesa. La gente del paese aspetta il momento per strada
con carri allegorici, rievocando l'ultimo giorno di sole dell'11
novembre.
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